giovedì 26 maggio 2011

Recensione: L'ombra dello scorpione

Autore: Stephen King
Titolo: L'ombra dello scorpione
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2007 (XXIV edizione)
Prezzo: 6,75 € usato al Libraccio

Il sottoscritto ha cercato il libro in questione, una delle prime opere di King, per parecchio tempo prima di trovarlo, per puro caso, al Libraccio di Pisa. Il romanzo è un classico della letteratura post-apocalittica, genere che fin troppo spesso è ingiustamente considerato "spazzatura" e per questo relegato in nicchie più o meno sconosciute.

Tornando al nostro libro mi pare d'obbligo dire che si tratta dell'edizione integrale che, come viene spiegato nella prefazione ad opera dell'autore, consiste in una espansione dell'edizione originale, la quale conteneva molte meno pagine rispetto alle quasi 1000 di questa versione. Non avendo mai letto il romanzo "tagliato" non vi so dire quali siano le differenze, ragione per cui non ci spenderò altre parole sopra.

Trama: giugno 1990. Un misterioso virus, il Captain Trips, fuoriesce da una installazione militare statunitense. L'agente patogeno, una variante del comune virus influenzale creata ad hoc in laboratorio nel cosiddetto Progetto Azzurro, si diffonde a macchia d'olio per il paese. Gli effetti sono devastanti: con un tasso di infettività del 99,4% e uno di mortalità pari al 100% degli infettati, la malattia fa strage della popolazione. Il tessuto sociale si disgrega, la società tecnologica crolla, i sopravvissuti, sprofondati in un clima che ricorda i secoli bui, devono lottare quotidianamente per la loro sopravvivenza. Nonostante questo cominciano ad emergere due poli d'attrazione, uno benevolo e l'altro malvagio. Il primo si costituisce intorno alla persona di Mother Abagail, una veggente ultracentenaria, mentre il secondo intorno a Randall Flagg, l'uomo senza volto. Quale dei due riuscirà a spuntarla? E ancora, l'umanità riuscirà a sopravvivere? I bambini che crescono nei ventri delle poche superstiti saranno immuni a Captain Trips o il genere umano sarà inesorabilmente condannato all'estinzione?

Commento: mentre sullo sfondo si svolge un'epica lotta tra Bene e Male incarnata nelle due entità (fisiche? spirituali?) summenzionate, King riesce a narrare magistralmente l'ipotetico crollo della struttura politica, sociale, economica e tecnologica degli Stati Uniti (e per riflesso del mondo intero). Se da un lato c'è chi cerca di cooperare e di ricostituire una nuova società cercando di imparare dagli errori del passato, c'è anche chi sfrutta il chaos per dare libero sfogo alle proprie perversioni. Ne emerge quindi un quadro piuttosto realistico della psiche umana e delle sue reazioni in un contesto post-apocalittico. La lettura è piacevole, merito dell'abilità narrativa dello scrittore statunitense. Un buon libro da leggere.

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