giovedì 19 maggio 2011

Recensione: In Mongolia in retromarcia

Autore: Massimo Zamboni
Titolo: In Mongolia in retromarcia
Casa Editrice: NdA Press 
Anno: 2009
Prezzo: 14,00 €

Come promesso oggi incominciamo con i post dedicati agli argomenti "cardine" di questo blog. Parlo al plurale perchè il libro che sta per essere recensito parla anche di viaggi, anzi di un viaggio in particolare. Si tratta infatti del viaggio in Mongolia che ispirò niente popò di meno che "Tabula Rasa Elettrificata" dei CSI, a giudizio di chi scrive uno dei migliori dischi italiani dell'ultimo ventennio. Siamo nel 1996, distanti quindi dal convulso periodo di transizione tra economia pianificata ed economia di mercato, lontani dalle suggestioni di "Buonanotte, signor Lenin", in cui Tiziano Terzani raccontava magistralmente il crollo dell'impero sovietico. Questo libro piuttosto ci racconta di una nazione adolescente (la repubblica mongola fu proclamata nel 1992), in bilico tra la millenaria tradizione nomade e la fame di modernità, offrendoci uno spaccato tutt'altro che turistico della vita dei mongoli. Infatti Zamboni viaggerà, insieme a Giovanni Lindo Ferretti e ad una troupe della televisione mongola, fino agli angoli più sperduti e meno conosciuti del Paese, dal deserto del Gobi al confine con la Federazione Russa, riuscendo a cogliere in ogni luogo le differenze e le immancabili somiglianze, quasi leggendo nell'animo degli abitanti di quelle terre. Zamboni non rinuncia ad utilizzare il suo stile arzigogolato, quasi sognante, per descrivere quanto ha visto e vissuto, cosa che potrebbe scoraggiare il lettore meno preparato, ma una volta entrati nella giusta ottica il libro vi rapirà, grazie anche a metafore e allegorie tutt'altro che scontate. Quella di NdA Press è una nuova edizione, arricchita da pagine inedite e corredata da un ampio numero di fotografie a colori, sezione molto gradevole ma che ha sicuramente contribuito a far lievitare il prezzo che risulta molto poco "popolare". Tuttavia se amate i CSI non potrete fare a meno di comprarlo, o quantomeno di farvelo prestare, visto che leggendolo inizierete a vedere "Tabula Rasa Elettrificata" con occhi diversi, riuscendo a collegare ad ogni brano le varie pagine del libro, immergendovi nella genesi stessa del disco. Vi lascio con un piccolo consiglio. Provate a leggerlo mentre siete in viaggio, magari su un regionale: sarà tutta un'altra cosa.

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