Lo so, mi ero ripromesso di non scrivere più post di un certo tipo, ma a volte ci sono degli eventi su cui non ci si può esimere dall'esprimere la propria opinione. Mi riferendo a quanto successo ieri a Chiomonte, quando duemila uomini dei reparti mobili hanno sgomberato il presidio No TAV della Maddalena.
A casa PD avranno stappato le bottiglie di spumante, loro che, con Fassino in testa, invocavano ad alta voce l'intervento dell'esercito, come nella peggiore tradizione coloniale. Magari avrebbero che qualcuno venisse gassato come in Abissinia, ma si sono dovuti accontentare delle decine di lacrimogeni lanciati dai celerini. Bersani poi ha avuto l'ardire di bollare i valsusini come violenti per il lancio di qualche pietra: sassi contro blindati e ruspe lanciate contro persone inermi. Non dovrebbe stupirmi, d'altra parte parliamo sempre di chi vedeva infiltrati di kossighiana memoria all'origine degli scontro del 14 dicembre a Roma, eppure riescono a farmi incazzare.
Il segnale che ha dato il Governo è forte e chiaro: chi si mette contro di noi verrà spazzato via. E questo non riguarda solo il TAV, ma anche tutte le altre opere di "interesse nazionale", come discariche (di fatto già militarizzate), basi e poligoni militari o centrali elettriche. Immaginate cosa sarebbe successo se il referendum sul nucleare non avesse raggiunto il quorum. Ad ogni modo penso che questa azione di forza avrà anche delle ripercussioni sui suoi mandanti, in primis Maroni. Il ministro leghista, l'uomo del "padroni a casa nostra", infatti, ha usato il pugno di ferro nel "suo" Nord contro valligiani intenzionati a difendere la propria terra e a rivendicare il diritto di decidere a "casa loro".
Come sempre, poi, è partita la gogna mediatica contro il movimento, accusato di voler fermare il progresso e di arrecare danno all'intero Paese. Intanto il progresso, quello vero, non si può fermare: l'evoluzione stessa della specie homo sapiens sapiens ne è la prova evidente. Ma siamo sicuri che tutto quello che viene propagandato come "progresso" lo sia poi a tutti gli effetti? Chiedetelo agli abitanti di Pripjat e di Fukushima, oppure ai morti di Longarone e Bhopal, o ancora agli operai della Eternit - e alle loro famiglie - affetti da mesiotelioma. Guardate cosa è successo nel Mugello coi lavori dell'Alta Velocità...
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