Le foreste tropicali, oltre ad essere ancora inesplorate in ampie porzioni del loro territorio, sono ricche di specie vegetali e animali a noi sconosciute e, a quanto pare, anche di tribù che non sono mai entrate in contatto con l'uomo bianco. Per loro fortuna.
La notizia è di pochi giorni fa e arriva dal Brasile: i funzionari del Funai, l'ente governativo che si occupa degli indios, hanno identificato una nuova tribù nella foresta amazzonica nei pressi del confine con il Perù. A detta degli esperti, il gruppo, che dovrebbe contare circa 200 componenti, vive in capanne come quelle della foto e praticherebbe una agricoltura di sussistenza secondo la pratica del "taglia e brucia", tecnica diffusa anche presso altre popolazioni dell'area. La scoperta è stata possibile osservando le immagini satellitari della zona, in cui erano chiaramente visibili delle piccola radure in mezzo ad una vegetazione altrimenti intatta. Una successiva ricognizione aerea ha permesso di identificare piccole porzioni di terreno coltivato e quattro grandi capanne. Fortunatamente al Funai hanno avuto la brillante idea di evitare qualsiasi contatto diretto con gli indios, contatto che potrebbe rivelarsi devastante per questi ultimi. Infatti, oltre a rischiare di sconvolgere gli usi e i costumi tribali, l'uomo bianco potrebbe essere vettore di agenti patogeni in grado di sterminare una popolazione sprovvista degli anticorpi necessari: pensate solamente a quanti morti ha fatto il morbillo tra i nativi americani dopo l'arrivo degli europei.
Dall'inizio dell'anno le segnalazioni di comunità umane finora sconosciute sono state piuttosto numerose nell'area. Nella maggior parte dei casi si tratta di insediamenti piuttosto giovani in zone dove non si era mai riscontrata una presenza umana. La motivazione è piuttosto semplice: si tratta di tribù che si inoltrano nel cuore della foresta per sfuggire alla costante avanzata del "progresso". Il disboscamento di aree sempre più grandi per creare pascoli e la corsa all'estrazione delle risorse minerarie stanno lentamente e inesorabilmente distruggendo l'habitat di queste popolazioni.
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