Il giornalismo italiano non si smentisce mai; non c'è omicidio, rapimento, evento di cronaca nera che non si trasformi in una ghiotta occasione per gettare in pasto al pubblico la vita privata delle vittime e il dolore di parenti e amici. Questo squallido copione si è ripetuto anche oggi, con la bomba esplosa a Brindisi. In men che non si dica sulle pagine web dei maggiori quotidiani nazionali sono comparse gallerie fotografiche della vittima, ottenute saccheggiando il suo profilo Facebook, senza curarsi della volontà dei parenti o del semplice pudore. Allo stesso modo i telegiornali hanno mostrato una profusione di lacrime e sofferenza, il tutto per soddisfare il morboso interesse del pubblico. D'altra parte per l'audience le reti televisive e i media in genere sono disposti a fare di tutto. E hanno ancora il coraggio di chiamarlo "diritto di cronaca".
Nessun commento:
Posta un commento