domenica 13 maggio 2012

Strana Italia

Negli ultimi giorni sono successe un bel po' di cose su cui varrebbe spendere almeno una parolina. Complice il lavoro alla Weinkellerei che mi tiene impegnato quelle 10 ore al giorno, lasciandomi ben poco tempo da dedicare alla scrittura, mi vedo costretto a condensare il tutto in un post-zibaldone.

Partiamo con il ferimento di Roberto Adinolfi, dirigente di Ansaldo Nucleare, a Genova. La rivendicazione recapitata al Corriere della Sera  - qui leggibile - sembra chiarire la matrice anarco-insurrezionalista del gesto. Come nota il buon Mazzetta in un post sul suo blog, il testo non risulta del tutto convincente, a partire dal nome sbagliato di Bakunin e finendo con certa terminologia abbastanza atipica. Tralasciando il documento di rivendicazione, guardiamo un secondo alle reazioni del governo che, per bocca del ministro Cancellieri, ventila addirittura l'utilizzo dell'esercito per proteggere eventuali obiettivi sensibili. Dichiarazione piuttosto curiosa visto che segue di pochi giorni l'allarme della Commissione Europea, secondo cui sarebbe necessaria una ulteriore manovra correttiva per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Una ennesima richiesta di sacrifici, capace di incendiare ulteriormente gli animi già esasperati di chi ha già versato lacrime e sangue. Probabilmente sono solo un malpensante, però se ci mettiamo anche la nomina di De Gennaro a sottosegretario...

Passiamo alla marcia per la vita che si è tenuta oggi a Roma. Un rigurgito reazionario, capace di riunire soggetti come Forza Nuova, Militia Christi e i sedicenti "parlamentari per la vita", che vorrebbe cancellare il risultato di anni di lotte, oltre all'esito di uno dei referendum più partecipati della storia repubblicana. Il tutto con il patrocinio del comune di Roma e del sindaco Alemanno, lo stesso che regala milioni a Casa Pound per "comprare" la sede romana del movimento. Una cosa del genere sembra preannunciare una svolta reazionaria e conservatrice simile a quella avvenuta in Spagna con il governo Rajoy, che ha reintrodotto diverse misure restrittive contro l'aborto, cancellando alcuni progressi realizzati dal socialista Zapatero. Guardando le foto non si può non notare l'elevato numero di religiosi. Gente che per libera scelta ha deciso di rinunciare a procreare facendo voto di castità, ma nonostante questo si sente in diritto di imporre i propri precetti morali a tutta l'umanità, magari rimpiangendo i bei tempi di Torquemada. Come se ciò non bastasse a fare numero sono stati chiamati anche parecchi figuranti pagati, come si può leggere in questo post di Femminismo a Sud. La fiera del grottesco.

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