lunedì 22 agosto 2011

Recensione: Brian Keene - I vermi conquistatori

Autore: Brian Keene
Titolo: I vermi conquistatori
Casa Editrice: Edizioni XII
Anno: 2011
Prezzo: 15,00 €



L'ho detto più di una volta e lo ribadisco nuovamente. Amo, adoro, i romanzi horror, apocalittici e catastrofici e, quando me ne capita tra le mani uno veramente buono, non posso fare a meno di recensirlo, nonostante la mia palese incapacità.


TramaTeddy Garnett è un arzillo vecchietto e non vuole saperne di lasciare la casa in cima agli Appalachi dove ha vissuto per anni con la compianta Rose. Non gli importa della pioggia incessante, un diluvio catastrofico che ha messo in ginocchio l’intero pianeta, né di essere l’unico essere umano ancora vivo nella piccola comunità di Punkin’ Center, ormai ridotta a un isolotto in mezzo alle acque. Senza paura, Teddy aspetta il giorno in cui si avvererà il suo unico desiderio: riabbracciare la moglie. 
Ma quando riceve la visita di Carl, il suo migliore amico creduto morto o portato in salvo dalla Guardia Nazionale, scopre che ci sono cose peggiori della pioggia. Cose che serpeggiano sottoterra, creature striscianti che tarlano il sottosuolo e scavano verso la superficie per rivelarsi al mondo.E conquistarlo. (dal sito dell'editore)

Commento: Brian Keene è universalmente riconosciuto come uno dei migliori scrittori horror contemporanei e "I vermi conquistatori" è il suo libro più famoso. Dopo averlo letto ho capito il perchè. Il romanzo ti tiene letteralmente incollato fino all'ultima pagina, in un continuo domandarsi "e ora cosa succederà?", nonostante un flashback che occupa un terzo dell'opera. Keene riesce magistralmente ad inserire creature mitologiche ed elementi fantastici in un contesto apocalittico, senza che questi stonino. Allo stesso modo riesce ad instillare nel lettore una sensazione di claustrofobico terrore, la sensazione che non ci sia scampo. Come andrà a finire? Scopritelo leggendolo...

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