domenica 10 marzo 2013

Recensione: Matei Cazacu - Barbablù

Autore: Matei Cazacu
Titolo: Barbablù. La vera storia di Gilles de Rais
Genere: Saggistica - Biografie - Storia medievale
Casa Editrice: Oscar Storia Mondadori
Anno: 2008 (seconda ristampa 2010)
Prezzo: 11,00 €

Gilles de Rais, nobile e potente signore, maresciallo di Francia, compagno di lotta di Giovanna d'Arco sotto le mura di Orleans, comandante militare di provate capacità e terrore degli inglesi (e dei "cattivi francesi") durante la guerra dei Cento Anni. Gilles de Rais, amante della cultura e dell'arte, mecenate ante litteram che dilapidò il proprio patrimonio per finanziare opere teatrali e musicali. Ma anche Gilles de Rais il sanguinario, colui che faceva impiccare a decine i francesi che combattevano al fianco degli inglesi, Gilles de Rais l'adoratore del diavolo, rapitore e assassino di bambini, tanto da guadagnarsi il poco ambito titolo di primo serial killer della storia.

Chi era dunque questo personaggio? Un eroe caduto in disgrazia oppure un demonio celato sotto l'abito di un nobile cavaliere? Matei Cazacu, già autore di una affascinante monografia su Vlad III di Valacchia, cerca di rispondere a questo quesito presentandoci un saggio frutto di un lavoro di cernita delle fonti durato una trentina di anni (come si evince dalla premessa), in cui l'autore setaccia gli archivi francesi (e non solo) con un rigore a dir poco encomiabile. Il ritratto che ne risulta è estremamente ambiguo: infatti nella figura di Gilles de Rais emergono in egual misura luci sfolgoranti e ombre talmente oscure da sprofondare nell'orrore più cupo. In questo uomo l'ambiguità del genere umano si mostra in tutta la sua forza, creando un Giano bifronte in cui convivono apparentemente senza conflitti tanto l'eroe quanot il mostro.

Idealmente l'opera può essere divisa in più parti. Nella prima l'autore di preoccupa di delineare il contesto storico e politico in cui si svolge la vicenda umana di Gilles de Rais, ossia quella fase della guerra dei Cento Anni che segna il punto più basso delle fortune francesi e la successiva riscossa con la comparsa della Pulzella d'Orleans, e di tracciare una approfondita biografia dell'uomo. Successivamente viene dedicato ampio spazio al processo che porterà alla condanna a morte del feudatario francese con una approfondita analisi psicologica dello stesso, il cui verdetto appare incontrovertibile: Gilles può essere considerato a pieno titolo un serial killer, almeno secondo i criteri della criminologia moderna. Infine la parte conclusiva del saggio si occupa della traslazione da personaggio storico a personaggio fittizio, nella fattispecie il Barbablù della tradizione popolare, analizzando a fondo l'omonima favola di Perrault, cercando le convergenze e le discordanze tra Storia e narrazione fantastica.

Il saggio di Cazacu non può che essere valutato in maniera positiva. Si tratta infatti di una lettura avvincente, sebbene possa spiazzare i non specialisti a causa della mole di nomi, luoghi e date, che utilizza un registro a metà strada tra il divulgativo e il rigore scientifico. Se amate la storia medievale o le biografie di personaggi "bizzarri" questo testo fa al caso vostro.

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