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domenica 17 febbraio 2013

L'italiano medio e la rete

Innegabilmente internet ha giocato un ruolo rivoluzionario nelle nostre vite, rendendo accessibile in tempo reale una mole pressocché infinita di informazioni e contenuti di altro genere. In Italia, però, la "rivoluzione" digitale ha avuto anche effetti molto meno positivi a causa della diffusissima presenza sul territorio del cosiddetto "italiano medio". In apparenza egli è un individuo del tutto normale, con abitudini, diritti (compreso, ahinoi, quello di voto) e doveri che non differiscono molto da quelli del resto della popolazione. L'unica vera e sostanziale differenza emerge in tutta la sua "maestosità" quando costui apre bocca. L'italiano medio, infatti, ha una naturale propensione per la tuttologia, ovviamente non suffragata da strumenti teorici o conoscenze anche solo marginali di argomenti che non siano il campionato di calcio, e per credere a qualsiasi cosa, anche la più illogica, gli venga raccontata. Naturalmente, invece di tenere tutto per sè, tende a tediare la sua cerchia di amici/parenti/colleghi con i risultati dei suoi "studi" che lo hanno portato ad una sorta di "illuminazione" che gli ha permesso di cogliere la "verità suprema" da diffondere al resto del volgo ignorante. Ed ecco che entra in gioco la rete...

L'entrata in contatto tra l'italiano medio e la rete ha avuto effetti paragonabili all'apertura delle porte di Gog e Magog o al crollo di una diga. Il nostro profeta credulone, infatti, si è trovato catapultato in un mondo digitale in cui, restando del tutto anonimo, è stato letteralmente sommerso da una mole incredibile di informazioni - spesso e volentieri prive di fonti, contenenti errori macroscopici o palesemente false - da riproporre ad una platea potenzialmente illimitata. Gente che fino al giorno prima poteva aspirare al massimo all'ambito titolo di scemo del villaggio (o del quartierino), ora può millantare una conoscenza approfondita di svariati argomenti, dalla medicina alla geofisica, e, cosa ancor peggiore, può godere del supporto incondizionato di un esercito più o meno vasto di aficionados, generalmente più rintronati del loro guru. Guai a mettere in discussione le loro verità, a meno che non vogliate passare per ignoranti o prezzolati al soldo del grande complotto (quale? A voi la scelta, ce ne sono così tanti...) o non vogliate far incetta di minacce di morte o auguri di malattie incurabili/incidenti/eccetera nei confronti vostri e dei vostri cari.

La comparsa dei social network non ha fatto che peggiorare questo scenario di per sè già apocalittico. Basta fare una rapida ricerca per ritrovarsi invasi da decine, se non centinaia, di pagine inerenti teorie del complotto. Si spazia dalle scie chimiche agli illuminati, passando per quell'evergreen che è il complotto ebraico in tutte le sue declinazioni. Ancora più subdole sono quelle pagine che in mezzo a contenuti validi divulgano anche castronerie complottiste di infimo livello (ah, il buon vecchio "panino" in versione 2.0) che tendono ad essere considerate valide dagli utenti. Questo senza contare la tendenza a rendere virale qualsiasi contenuto, senza prima controllare le fonti o la veridicità dello stesso. Ammetto di esserci cascato anche io qualche volta in passato, soprattutto quando i link incriminati venivano pubblicati da persone di fiducia.

Prima di concludere, ritorniamo un secondo dai nostri amici aficionados. Le caratteristiche del complottaro medio si possono ritrovare anche nel grillino medio; anzi, spesso e volentieri i due soggetti coincidono. Entrando un po' più nel dettaglio possiamo constatare la presenza di:

  • accettazione acritica di tutto ciò che proviene dal "leader" Beppe Grillo, comprese idiozie della serie "l'AIDS non esiste" o "Tutto il signoraggio minuto per minuto";
  • altrettanto acritica difesa a spada tratta da qualsiasi tipo di critica, dalla più puerile alla più elaborata e suffragata da fonti e dati;
  • l'assoluta impossibilità di portare avanti un discorso che non termini con l'accusa di non volere il cambiamento, di essere dalla parte dei partiti o di essere al soldo degli stessi;
Domenica prossima si vota e, vista la presenza massiccia di italiani medi con diritto di voto, mi viene da piangere. Specialmente se penso alle loro reazioni quando si accorgeranno che il Movimento 5 Stelle non avrà raggiunto la maggioranza assoluta e inizieranno a gridare al broglio elettorale e al golpe. Ahi serva Italia, di dolore ostello... (D. Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio VI)

NB. Il sottoscritto conosce molto bene diversi militati del M5S e sa perfettamente che non tutti sono come i soggetti descritti in questo post, sia ben chiaro!